LA LIBERTÀ DI PENSIERO DICONO DI AVERLA TUTTI! MA QUELLO CHE NON DICONO È CHE NON HANNO PIÙ UN PROPRIO PENSIERO!
Ma come è possibile che milioni di persone non se ne rendano conto?
Un attento esame di cosa sta accadendo a milioni di persone che sono cadute in una setta o hanno abbracciato un culto religioso deviante, mi convince sempre di più che queste persone, si sono ridotte a eliminare la propria volontà e l’hanno sostituita con i dettami emessi dai vertici di chi dirige l’organizzazione. Un subdolo sistema di controllo ha imposto abilmente il modo di vestirsi, di truccarsi, di pensare, di parlare, di comportarsi, di dove e quanto lavorare, di come curarsi.
Sono riusciti anche a dividere intere famiglie incolpando il loro dio di volerne la divisione. A chi entra a farne parte, viene inculcata una strana “VERITÀ” che annienta il loro spirito critico e li porta sempre a valutare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato alla luce di una continua nuova “VERITÀ, che sostituisce quella precedente”. Una controversa cultura religiosa presentata a loro dire, da “menti eccelse”, autodefiniti membri fedeli e saggi, imponendo a tutti una vita diversa, fuori da ogni schema. Chi cade in questa trappola, non fa nulla per attuare il proprio pensiero, ma si adegua pedissequamente a subire in silenzio dettami sempre più ridicoli e molto limitanti.
E cosi si vengono a trovare prigionieri di un sistema, all’interno di una organizzazione, che concede solo alcune finte libertà, come quelle di sentirti superiore a tutti coloro che la pensano diversamente da loro, e inducono a contrastare tutto ciò chè non è la loro VERITÀ, cioè le linee guida emanate da chi prende la direttiva.
L’unica sensazione di libero pensiero che viene concesso, è quello di difendere il culto, difendere la loro religione, difendere l’organizzazione. Mai e poi mai si può protestare o dissentire le direttive che vengono impartite. Non è permesso loro partecipare in manifestazioni di piazza, o altri modi! Non possono mai partecipare a uno sciopero generale o di altre proteste.
Quello che a molti di noi sembra un gesto di libertà e di libero pensiero autonomo, per loro è soltanto “fare parte di questo mondo”, e mette chi lo applica in condizione di essere espulso dall’organizzazione e brutalmente ostracizzato.
Si avete capito bene, chi abbraccia questi culti devianti, non può fare più scelte personali, perchè si posiziona in un automatismo, dove saranno le direttive emesse dai capi a fare le scelte per lui, che dovrà sempre mettere in pratica ogni giorno della sua vita di appartenenza al culto.
E’ questo rende l’adepto, non più responsabile, non più libero, piuttosto lo priva della propria personalità, senza un proprio volere, senza originalità. Senza accorgersene diventa una persona senza più dignità senza libertà di pensiero autonoma.
Non sa di assomigliare a un cane al guinzaglio!
Non si rende conto, di vivere in balia di un insegnamento che non proviene da Dio, ma dai vertici umani dell’organizzazione che la dirigono. Questo li porta a vivere tutti i cambiamenti che l’organizzazione di cui ne fanno parte imporrà loro, senza riuscire ad alzare la testa, come se indossassero una museruola.
Normalmente e proprio nei momenti difficili, che una persona tira fuori la vera forza, ma questo non è loro concesso perchè, non lo sono libere . Tutti continuano zitti zitti, come un gregge smarrito ad aspettare che il loro dio metta le cose a posto continuando a far finta di niente.
Preferiscono vivere una doppia vita soffrendo rimanendo all’interno, per non subire le conseguenze pronte a essere messe in atto se dovessero abbandonare.
Definisco queste persone “MENTI IN AFFIDO”, pronte ad essere occupate da qualsiasi pensiero che provenga da chi hanno messo su di un piedistallo, e li riconoscono come loro autorità.
Anche io sono stato una MENTE IN AFFIDO per parecchi anni, in una organizzazione deviante.
E’ vero c’è stato in me un risveglio e ho cercato una spiegazione di comodo, per capire come mai non me ne sono accorto di essermi comportato come un cane al guinzaglio, – forse una vera spiegazione che me lo faccia capire veramente non la troverò mai! –
Purtroppo devo ammetterlo, quello che sto scrivendo sottolinea la grande vittoria di chi ha architettato questo esperimento sociale che ha condizionato e continua a condizionare milioni di persone, rendendoli completamente dipendenti, sudditi ammansiti, schiavi di un culto.
RIFLETTETE!
C’è un alibi ad aver affidato il proprio cervello a questi individui?NO…..NON C’È! I cagnolini al guinzaglio non hanno un alibi!
Se per decenni ci hanno fatto credere in una “verità assoluta” vietandoci abilmente di fare ricerche, di confrontarci seriamente, vietandoci di parlare ai nostri stessi fratelli e sorelle che la pensano diversamente, è perchè non conoscevamo esattamente cosa c’era dietro le quinte di queste organizzazioni.
Ora però viviamo in un’epoca di conoscenza e rivelazioni che NON AMMETTE SCUSE!.
A voi che fate ancora parte di una setta o di un culto deviante vi chiedo: Volete continuare a scegliere liberamente di farvi portare a spasso al guinzaglio?
Perchè permettete che qualcun altro decida a posto vostro non lasciandovi liberi di prendere alcuna decisione? Perchè lo fate? Lo volete voi veramente?
Pensate che non c’è più una via d’uscita alla condizione che state vivendo?
Oppure avete paura di svegliarvi dal torpore che vi ha storditi e pensate di non sapere più cosa fare e per questo motivo, preferite continuare a rimanere dentro e a dare il vostro CERVELLO IN AFFIDO?
LA LIBERTÀ DI PENSIERO DICONO DI AVERLA TUTTI!
MA QUELLO CHE NON DICONO È CHE NON HANNO PIÙ
UN PROPRIO PENSIERO!
Se volete sapere come ho fatto io a liberarmi e cosa potete fare voi chiamatemi, parliamone!
Redazione Quo Vadis aps RC
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