19 ANNI DI PRIGIONIA: FACCIO FINTA DI CREDERE PER PAURA DI ESSERE EMARGINATO
Ho trascorso quasi 40 anni della mia vita come membro attivo dei Testimoni di Geova. Per 20 di quegli anni, ho prestato servizio come anziano (pastore della congregazione locale), che è una posizione molto rispettata nella congregazione.
Nel 2005, mia figlia è stata disassociata e ha deciso che non sarebbe tornata nell’organizzazione.
Nonostante la posizione ufficiale richiedesse a tutti nella congregazione di evitare completamente le persone disassociate, compresi i familiari, mia moglie, io e nostro figlio abbiamo deciso che non l’avremmo evitata.
Abbiamo infatti continuato a frequentare mia figlia.
In seguito, un sorvegliante viaggiante in visita alla nostra congregazione insistette sulla stretta osservanza delle politiche dell’organizzazione, in particolare la loro politica di esclusione.
Nostro figlio aveva dei “privilegi” (titoli e incarichi) all’interno dell’organizzazione che non voleva perdere, pertanto, scelse di aderire alla direttiva del sorvegliante e interruppe ogni contatto con la sorella disassociata.
Ci ha detto che il suo cambiamento di atteggiamento era dovuto a una convinzione religiosa più profonda.
Quella sua decisione avrebbe ferito profondamente nostra figlia, che ha sofferto molto per l’isolamento.
Sono ormai quasi 20 anni che mio figlio non vede sua sorella.
Il dolore di quella separazione è qualcosa con cui conviviamo ogni giorno.
Mia moglie e io non potevamo sopportare di troncare il rapporto con nostra figlia, quindi continuammo a vederla.
Di conseguenza, persi tutti i miei “privilegi” all’interno della congregazione.
Fui privato della mia nomina di “anziano” e non mi fu permesso di partecipare ad alcuna responsabilità, eccetto l’umile compito di pulire la Sala del Regno.
Ufficialmente resto un membro attivo dei Testimoni di Geova, non per fede, ma perché è l’unico modo per mantenere i contatti con mio figlio e i miei nipoti.
Questa non è solo un’iscrizione nominale.
Mia moglie e io dobbiamo impegnarci molto per dare l’impressione di essere Testimoni di Geova credenti.
Frequento piuttosto regolarmente le adunanze alla Sala del Regno.
Partecipo al proselitismo ogni mese e passo del tempo a partecipare alle assemblee ogni anno.
Devo censurare attentamente tutto ciò che dico quando sono in presenza di Testimoni di Geova attivi.
Non posso partecipare a molte attività comuni che sono off-limits per i Testimoni di Geova, per paura di essere scoperto.
Fare così tanto sforzo per fingere di essere qualcuno che non sono è difficile ed estenuante.
Ma lasciare completamente l’organizzazione significherebbe perdere anche mio figlio e i miei nipoti, e questo è un prezzo troppo alto da pagare per me.
Ecco perché ho scelto di parlare della mia esperienza rimanendo anonimo.
Tradotto dalla lingua originale
S.M.S
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TUTELARE LE PERSONE CIRCUITE E VESSATE DA SETTE E ORGANIZZAZIONI DEVIANTI
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