GIORNATA PER LA PROTEZIONE DEI MINORI: QUALE OBIETTIVO SI PREFIGGE
Il 18 novembre si celebra la Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali. Lo sfruttamento e l’abuso sessuale di minori sono una piaga che colpisce i bambini di tutto il mondo. Abusi che spesso avvengono in quella che il Consiglio d’Europa definisce la “cerchia di fiducia del bambino”: nella maggior parte dei casi (dal 70 all’85%) il responsabile è una persona che il bambino conosce e della quale si fida. Questo costituisce un doppio problema. Da un lato, rende i più piccoli maggiormente vulnerabili, dall’altro fa sì che, in molti casi, questi reati non vengano denunciati. A volte le vittime si vergognano di ciò che hanno subito. Altre volte hanno paura delle ripercussioni. Questo non solo rende le vittime prive dell’aiuto o del supporto per guarire da questo trauma. In molti casi, fa sì che i colpevoli rimangano impuniti. Cosa questa che può portare a ulteriori abusi sugli stessi o su altri bambini e lasciare nei minori una piaga aperta per tutta la vita.
Per questo, nel 2023, il Consiglio d’Europa ha deciso di dedicare questa giornata al tema “Imparare dalle vittime e dai sopravvissuti alla violenza sessuale infantile per ispirare il cambiamento delle politiche”. Obiettivo è sottolineare l’importanza di impegnarsi con le vittime per imparare da loro e dalle loro esperienze traumatiche e per capire cosa si sarebbe potuto fare per reagire, denunciare i colpevoli e sostenere i più piccoli. https://www.coe.int/en/web/children/2023-edition Secondo il Consiglio d’Europa, è fondamentale dare voce alle vittime e sensibilizzare la società e prevenire ed eliminare la stigmatizzazione. “Ci auguriamo che la Convenzione di Lanzarote sia presto ratificata da tutti gli Stati membri. Incoraggiamo inoltre i nostri Stati osservatori così come gli Stati non membri a ratificare questa importante Convenzione”.
Per fronteggiare questi fenomeni, nel 2007, il Consiglio d’Europa ha adottato la Convenzione sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, comunemente detta Convenzione di Lanzarote, che prevede la criminalizzazione di tutte le forme di reati sessuali contro i bambini. La Convenzione si basa sulle cosiddette quattro “P”: Prevenzione della violenza, Protezione dei minori vittime, Perseguimento dei colpevoli e Partecipazione dei bambini stessi. Ad oggi, 46 Stati membri del Consiglio d’Europa su 47 hanno firmato e ratificato la Convenzione di Lanzarote. L’Italia l’ha firmata nel 2007, ma per convertirla in legge è stato necessario attendere fino al 2012 (con la legge 172 entrata in vigore nel 2013). Lanzarote Convention – Children’s Rights (coe.int) Anche la Tunisia ha aderito ed è diventata il primo Stato non europeo a farlo. Un’apertura che si spera possa portare presto ad ampliare ulteriormente il raggio d’azione della Convenzione.
Il 2023 è un anno speciale: ricorrono 10 anni dall’entrata in vigore della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali. Dieci anni di sforzi per creare un ambiente più sicuro per i minori. Dieci anni che non sono bastati a risolvere il problema. In Italia, stando a quanto si evince dalla Relazione al Parlamento sull’attività di coordinamento di cui all’art. 17, comma 1, della legge 3 agosto 1998, n. 269 (Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di schiavitù) presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri a gennaio 2023 (ma i dati sono relativi al 2021…), i delitti denunciati dalle Forze di Polizia per violenze sessuali a danno di minori di 14 anni, sono aumentati del 36% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, nel 2021, i casi l’adescamento di minorenni e la violenza sessuale hanno superato i 600, ai quali si devono aggiungere 589 casi di violenza sessuale aggravata, 391 reati che hanno riguardato atti sessuali con minorenne e 177 reati di pornografia minorile. Un’evoluzione del fenomeno confermata dai dati relativi alle persone denunciate e arrestate dall’Arma dei Carabinieri per reati relativi all’abuso e allo sfruttamento sessuale di minori.
Numeri che confermano che, nonostante gli sforzi compiuti, sfruttamento e abuso sessuale dei minori sono piaghe ancora aperte.
Interris
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